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Partecipazione alla procedura di standard setting nazionale

Nell’ambito del Programma FIxO S&U, l’Università si è impegnata a partecipare alla procedura di standard setting nazionale, realizzata mediante la partecipazione di tutti i soggetti implicati (dirigenti e operatori universitari, docenti, studenti, laureati, imprese…), finalizzata alla definizione, all’approvazione e all’attuazione di standard di qualità.

Gli obiettivi dell’azione sono stati:
  • migliorare la qualità dei servizi di placement dell’università, attraverso l’attuazione di un set selezionato di standard e il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei docenti, dei ricercatori, dei laureati;
  • promuovere il miglioramento qualitativo e l’incremento quantitativo di misure e dispositivi di politica attiva, volti a favorire l’inserimento lavorativo dei laureati, quali i tirocini formativi e di orientamento, il contratto di “alto” apprendistato e forme di supporto alla creazione di impresa spin-off e al trasferimento tecnologico;
  • contribuire alla qualificazione degli operatori dei servizi di placement, in relazione alla procedura di standard setting e ai metodi di valutazione e di miglioramento della qualità dei servizi.
Sono state identificate quattro dimensioni costitutive della qualità dei servizi di placement universitari, che permettono di misurare la qualità degli stessi ponendo particolare attenzione alle strutture e alle procedure per garantire la personalizzazione dei servizi e la concretezza di una prassi continua ed efficace di accompagnamento al lavoro degli utenti.
Le dimensioni della qualità individuate sono state:
  • il radicamento territoriale: tale dimensione enfatizza il radicamento nel territorio e nell’ambiente di riferimento dell’università e la sua capacità di mettere a disposizione degli utenti le differenti opportunità occupazionali esistenti (offerte da imprese, enti pubblici, privati e non profit) e le diverse opportunità di apprendimento e di inserimento al lavoro, nonché la sua capacità di attivare forme di networking e partnership strategiche con le imprese, i datori di lavoro e i vari soggetti coinvolti, nonché di promuovere azioni di comunicazione e di marketing indirizzate ai differenti tipi di utenti (studenti e imprese);
  • la personalizzazione dei servizi: tale dimensione concerne la capacità dei servizi di placement di garantire un’attenzione individualizzata e una prassi di accompagnamento continua degli utenti, assicurando adeguate funzioni di accesso, accoglienza e informazione, orientamento, valutazione dei fabbisogni, progettazione personalizzata, mediazione domanda/offerta, tutoring, mentoring e formazione di appoggio;
  • la qualità delle misure e degli strumenti: tale dimensione riguarda la capacità di promuovere e utilizzare in modo efficace e con esiti rilevanti i differenti strumenti e dispositivi volti all’inserimento lavorativo degli utenti, con particolare riferimento ai tirocini, all’apprendistato di terzo livello, alla creazione d’impresa spin off, ai project work per l’inserimento di studenti in aziende per garantire il trasferimento di know how associato o meno a brevetti o come consulenti in materia di trasferimento tecnologico;
  • la qualità organizzativa-gestionale: tale dimensione attiene ad alcuni elementi cruciali dei servizi, che emergono continuamente nella vita di tutte le organizzazioni, quali, ad esempio, le questioni relative ai requisiti e alle competenze del personale, le procedure di monitoraggio e valutazione e i sistemi di assicurazione della qualità.
A partire dalle 4 dimensioni della qualità sopra descritte, sono stati poi individuati 16 fattori della qualità, che costituiscono gli ambiti nei quali la qualità può essere valutata separatamente, in base ad un insieme di standard di qualità; tali fattori rappresentano gli elementi costitutivi degli standard e indicano, in qualche modo, le condizioni di praticabilità che le università dovrebbero assicurare per svolgere con successo le molteplici e complesse funzioni a cui sono preposte per la valorizzazione della conoscenza e del capitale umano disponibile e per favorire la transizione al lavoro dei laureati.
Gli standard scelti dall’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste per la sperimentazione sono stati i seguenti:
  1. Comunicazione: realizzazione di almeno due campagne informative l’anno sull’offerta dei servizi erogati e sulle opportunità presenti rivolte alle imprese e agli utenti;
  2. Accoglienza e informazione: allestimento di uno spazio attrezzato per l’autoconsultazione di materiali informativi da parte degli utenti;
  3. Progettazione personalizzata: realizzazione di un’attività di segmentazione dell’utenza (profiling) in modo da consentire la definizione di gruppi tipologici di utenti a partire dai quali attivare azioni su misura, efficaci, mirate alla specifica situazione e relativi bisogni, e in modo da assicurare una gestione ottimale delle risorse del personale interno;
  4. Gestione tirocini: per ogni tirocinio lo studente dovrà ricevere informazioni in relazione a: luogo e paese di destinazione, principale linea di business dell’impresa ospitante, l’area della sua formazione, il piano di formazione previsto per il periodo di tirocinio, compresi gli esiti di apprendimento e gli obiettivi, i modi e i tempi delle procedure di valutazione, i responsabili dei tirocini, esempi di buone pratiche di studenti provenienti dalla stessa istituzione di accoglienza che in precedenza hanno partecipato alla formazione presso l’impresa;
  5. Requisiti e competenze del personale: il servizio deve effettuare una rilevazione annuale dei fabbisogni formativi del personale.
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