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7. Indagine e promozione dell’inclusione scolastica per minori e adulti emergenti con bisogni educativi speciali e fragilità psico-emotive: analisi, intervento e individuazione delle best practices (Codice: UNIVDA/FAR4/09/2024).

Assegnista:

Dott.ssa Francesca Sardo

Dipartimento di Scienze umane e sociali

Programma di ricerca e attività scientifica da svolgere

Il programma di ricerca si inserisce all’interno dei programmi di prevenzione e di tutela per bambini, adolescenti e adulti emergenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), in situazioni di svantaggio socioculturale e con fragilità psico-emotive al fine di favorirne l’inclusione all’interno dei contesti scolastici e formativi di grado e livello differenti (scuole primarie, secondarie e Università), di prevenire l’abbandono formativo e di supportare la loro transizione verso l’indipendenza.

Grazie all’attenzione rivolta agli studenti con BES (Dir. M. 27/12/2012) ed in continuità con il precedente assegno di ricerca dal titolo “Promozione dell’inclusione socio-educativa di adolescenti e giovani adulti valdostani con fragilità psico-emotive e/o in situazioni di svantaggio” (codice UNIVDA/POFSE/07/2022), è emerso come molte situazioni sfuggano all’attenzione clinica poiché non facilmente classificabili in una chiara categoria nosografica e prive di linee guida per orientare l’intervento (sia clinico che scolastico).

Obiettivo del presente programma di ricerca è, quindi, quello di indagare gli aspetti di fragilità psico-emotiva per quanto concerne i quadri sia a sintomatologia internalizzante che esternalizzante, cercando di indagare le fragilità pregresse ed i possibili fattori di rischio attraverso un’analisi del precedente percorso scolastico. Nello specifico, particolare attenzione sarà maggiormente posta verso il versante internalizzante in ragione dell’incremento delle casistiche riscontrate come effetto post pandemico da Covid-19, attraverso una mappatura del numero di studenti in ritiro/fobia scolare all’interno delle istituzioni scolastiche in Valle d’Aosta. Trattandosi di profili complessi che comportano un esordio critico specifico durante il periodo scolastico, il focus sarà volto ad un’analisi ad ampio spettro che si estende dalla scuola primaria, alla secondaria di primo e secondo grado fino all’Università. Sarebbe altresì interessante valutare i dati e le informazioni emerse dal Progetto WIP, condotto dalla neuropsichiatria infantile dell’azienda USL della Valle d’Aosta, finalizzato alla prevenzione e al supporto del disagio psichico in età evolutiva che ha previsto un focus specifico sui profili internalizzanti.

Ulteriore obiettivo del progetto è quello di indagare le buone prassi già presenti nelle scuole e Università (per esempio la funzione ed il modo in cui la figura dello psicologo scolastico viene implementata all’interno dell’organizzazione scolastica, la predisposizione di PDP, l’attivazione di forme di didattica a distanza o mista, l’esistenza di servizi di counseling ecc.) rispetto agli studenti in difficoltà e/o individuare i possibili interventi di formazione e sostegno (per docenti, famiglie e studenti stessi), per coordinare e massimizzare l’offerta formativa regionale con quella degli istituti scolastici e dell’Università, al fine di produrre un modello di protocollo di intervento condiviso.

Il programma prevede:

Primo anno:

  • ricognizione della letteratura scientifica di settore, stato dell’arte, analisi dell’efficacia delle strategie di intervento;
  • elaborazione di strumenti di monitoraggio e di rilevazione dei bisogni degli studenti e del personale scolastico e universitario;
  • monitoraggio delle azioni di supporto alla fragilità svolte dalle scuole e dall’Università con i fondi PNRR;
  • restituzione alla Sovrintendenza degli esiti dei monitoraggi;
  • ipotesi di formulazione di interventi specifici per quanto concerne il supporto alle fragilità psico-emotive degli studenti nell’ambito dei percorsi scolastici e formativi.

Secondo anno:

  • elaborazione di progetti di prevenzione che si possano tradurre in attività di ricerca-azione, da realizzare anche presso singole istituzioni scolastiche e l’Università;
  • elaborazione di progetti di prevenzione mirati affinché le istituzioni scolastiche e l’Università possano impegnare i fondi del PNRR a disposizione con maggiore efficacia e sistematicità;
  • realizzazione di un progetto di ricerca-intervento in Università e in alcune istituzioni scolastiche individuate in senso sperimentale a seguito del monitoraggio e in accordo con la Sovrintendenza agli Studi;
  • predisposizione di un evento pubblico conclusivo;
  • stesura di almeno un articolo scientifico da proporre in una rivista di area clinico-educativa.

Attività svolte dalla Dott.ssa Matilde Ciolli:

  1. revisione sistematica della letteratura scientifica di settore per identificare le caratteristiche distintive dei profili esternalizzanti e internalizzanti nei contesti scolastici e formativi;
  2. analisi delle relazioni tra disregolazione emotiva, ritiro, fobia scolare e difficoltà nella “gestione del fallimento” nell’ambito dell’esperienza scolastica e formativa;
  3. analisi di strategie di intervento proposte nella letteratura per affrontare tali problematiche e valutarne l’efficacia;
  4. monitoraggio, attraverso dispositivi specifici elaborati nel corso del progetto, delle buone prassi adottate dai contesti scolastici e formativi dei diversi ordini e grado (primarie, secondarie e Università), con particolare attenzione a quelle realizzate con i fondi del PNRR;
  5. individuazione, in modo preciso, dei bisogni formativi professionali dei docenti dei contesti scolastici e formativi dei diversi ordini e grado (primarie, secondarie e Università), della Valle d’Aosta, in modo che possano riconoscere le fragilità degli studenti e fornire loro supporto adeguato;
  6. consegna alla Sovrintendenza agli Studi di elementi utili per coordinare e implementare l’offerta formativa regionale con quella proposta dalle singole scuole e Università.

 

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