AlpiLink – Lingue Alpine in contatto – Presentati i risultati del progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca cui ha partecipato anche l’Università della Valle d’Aosta.

Oltre 3300 parlanti coinvolti in 1033 diversi Comuni, 18 lingue minoritarie “mappate”, migliaia di audio raccolti nella più grande audio-mappa digitale dedicata alle lingue minoritarie del Nord Italia: si è chiuso dopo una fase preparatoria e un percorso durato oltre due anni il progetto AlpiLinK – Lingue Alpine in contatto, che ha coinvolto gli atenei di Verona, Bolzano, Trento, Torino e Valle d’Aosta.

Il database open, realizzato grazie al contributo spontaneo dei cittadini e al coinvolgimento degli studenti delle scuole che hanno partecipato al progetto come “intervistatori”, si appresta ora a diventare il primo repository nazionale che integra dati linguistici raccolti da diverse ricerche, rendendoli disponibili attraverso una mappa interattiva.

I risultati emersi e gli sviluppi futuri sono stati presentati all’Università di Verona nel corso di una conferenza stampa che ha visto il coinvolgimento dei docenti referenti del progetto dei cinque atenei, per Università della Valle d’Aosta Gianmario Raimondi.

In Valle D’Aosta sono oltre 3mila i contributi audio raccolti, in francoprovenzale e nella lingua walser, idioma di origini tedesche parlato in alcune comunità montane.

AlpiLinK rappresenta un “cruscotto” prezioso per l’attività di ricerca che permette di “navigare” alla scoperta delle diversità linguistiche mettendo a confronto – in modo trasversale, attraverso una rapida comparazione – le diverse espressioni utilizzate dai partecipanti alla ricerca per esprimere lo stesso concetto.

Gli sviluppi futuri

La conferenza stampa di chiusura di AlpiLinK è stata inoltre l’occasione per delineare le prospettive future e lanciare il progetto corDATA: «La piattaforma che abbiamo costruito grazie al percorso attivato con AlpiLinK ci consente di sperimentare una nuova dimensione collaborativa della ricerca, che è destinata ad ampliarsi. Potrebbe diventare la piattaforma di riferimento per le lingue non solo del Nord Italia, ma di tutto il Paese, una mappa geografica online, dunque, che si prepara ad accogliere e integrare i risultati di altre ricerche. Abbiamo già attivato una collaborazione in questo senso con l’Università di Firenze», ha spiegato Stefan Rabanus, professore di Linguistica Tedesca all’Università di Verona e coordinatore di AlpiLinK.

Anche la rete che si è creata grazie al progetto è destinata a restare attiva, consolidandosi nel network neocostituito “Centro Interateneo sulle Minoranze Alpine”, che riunisce insieme i ricercatori dei cinque atenei coinvolti in uno scambio di competenze, di know how e di risorse.

La mappa interattiva open è disponibile sul sito www.alpilink.it.

Salva