fbpx

Manuela Ceretta al settimanale “Io Donna”: sogno un’università seria, curiosa e coraggiosa

Sono poche le Rettrici donne nelle università italiane, solo 12 su un totale di 85 rettori, ma hanno voci e progetti chiari per gli atenei da loro guidati. La Rettrice Manuela Ceretta ha risposto alle quattro domande che le le giornaliste Gabriella Cantafio e Cristina Lacava del settimanale Io Donna hanno posto a lei e alle sue 11 colleghe italiane.

1. Il suo percorso
Mi sono laureata in Filosofia alla Statale di Milano, poi ho fatto il dottorato a Torino, dove sono diventata ricercatrice e poi professoressa. Ho sempre ritenuto che, al fianco della attività di ricerca e didattica, fosse importante contribuire alla gestione dell’istituzione accademica. Da poco meno di un anno sono rettrice dell’università della Valle d’Aosta.

2. L’università che vorrei
Sogno un’università seria, curiosa e coraggiosa. Capace di testimoniare col proprio operato il valore dell’impegno e l’importanza dei saperi scientifici. Aperta alle trasformazioni scientifiche, storiografiche, sociali e tecnologiche, consapevole della propria autorevolezza.

Salva