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Giuseppe Barbiero è docente di Biologia e di Ecopsicologia (in co-docenza con Marcella Danon) e direttore del Laboratorio di Ecologia Affettiva all’Università della Valle d’Aosta (LEAF/UniVDA). È co-direttore della rivista scientifica internazionale Visions for Sustainability. I suoi principali interessi scientifici riguardano: l’ipotesi di Gaia (Gaia hypothesis), l’ipotesi della biofilia (biophilia hypothesis), la progettazione biofila (biophilic design) e la consapevolezza ecologica (green mindfulness).
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L’ecologia affettiva spiegata in un vidoclip
La prima scuola biofila in Italia a Gressoney-La-Trinité: FESR Regione Autonoma Valle d’Aosta Sintesi del progetto e dei risultati di ricerca
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ARTICOLI SELEZIONATI
BOLTEN, B., BARBIERO, G. (2020) Biophilic Design: How to enhance physical and psychological health and wellbeing in our built environments. Visions for Sustainability, 13: 11-16
BERTO, R., BARBIERO, G., BARBIERO, P., SENES, G. (2018) Individual’s Connection to Nature Can Affect Perceived Restorativeness of Natural Environments. Some Observations about Biophilia. Behavioral Sciences, 8, 34.
BERTO, R., PASINI, M., BARBIERO, G. (2015) How does Psychological Restoration Work in Children? An exploratory study. Journal Child and Adolescent Behaviour, 3: 200
BARBIERO, G. (2011) Biophilia and Gaia: Two Hypothesis for an Affective Ecology. Journal of BioUrbanism, 1: 11-27.
GUARNIERI, V., BENESSIA, A., CAMINO, E., BARBIERO, G. (2008) The Myth of Natural Barriers. Is Transgene Introgression by Genetically Modified Crops an Environmental Risk? Rivista di Biologia / Biology Forum 101, pp. 195-214.
Giuseppe Barbiero è docente universitario nel Settore Scientifico Disciplinare BIO/07 Ecologia ed è direttore del LEAF, Laboratorio di Ecologia Affettiva dell’Università della Valle d’Aosta. Insegna attualmente Ecopsicologia e Biologia nel Corso di Studi di Scienze e Tecniche Psicologiche.
Laureato in Scienze Biologiche all’Università di Torino, ha conseguito nel 1995 il titolo di Dottore di Ricerca in Patologia Sperimentale e Molecolare all’Università di Torino e ha collaborato fra il 1995 e il 1997 in qualità di borsista post-dottorato con il CNR di Genova e in qualità di collaboratore di ricerca fra il 2003 e il 2006 con il Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Torino, dove nel 2003 è stato tra i fondatori dell’Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità (IRIS).
All’interno degli ambiti di ricerca generali del suo Settore, si occupa principalmente di Ecologia Affettiva e di Ecopsicologia. È autore di: Ecologia affettiva. Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la Natura. Mondadori, Milano, 2017 e di Introduzione alla biofilia. La relazione con la Natura tra genetica e psicologia (con Rita Berto) Carocci, Roma, 2016.
È editor-in-chief (assieme a Martin Dodman) della rivista scientifica internazionale Visions for Sustainability. In qualità di membro del comitato scientifico partecipa al “Biosphera Project”, con capofila AktivHaus (general contractor) del Gruppo Nexlogic. In qualità di Responsabile di Unita di ricerca, partecipa al progetto “Green space for active living: older adults perspectives”, finanziato dalla Fondazione Cariplo con capofila l’Università Statale di Milano.
CURRICULUM ACCADEMICO
2013 Corso per formatori e divulgatori scientifici ‘Inquired Based Science Education’ (IBSE), presso il MuSE di Trento.
2000 Corso di perfezionamento in ‘Geofisiologia’, presso l’International School Earth and Planetary Sciences, Università di Siena, (15.09.2000).
1995 Dottorato di ricerca in Patologia sperimentale e molecolare Università di Torino (02.10.1995).
1993 Abilitazione alla professione di Biologo (20.04.1993).
1990 Laurea in Scienze Biologiche, Università di Torino (10.07.1990).
ESPERIENZE PROFESSIONALI
2006 – oggi Ricercatore di Ecologia (SSD BIO/07) presso il Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, Università della Valle d’Aosta (dal 02.05.2006)
2012 – oggi Responsabile del Laboratorio di Ecologia Affettiva (LEAF), Università della Valle d’Aosta
2014 – oggi Direttore della rivista internazionale Visions for Sustainability.
2013 – 2016 Direttore dell’Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità (IRIS), di cui è stato membro fondatore (2003)
2000 – 2006 Collaboratore di ricerca presso il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Torino.
1998 – 2000 Coordinatore della sezione di Biologia, Grandi Opere UTET, Torino.
1995 – 1997 PostDoc CNR, progetto finalizzato “Invecchiamento”, Genova.
INCARICHI ACCADEMICI
2012 – 2015 Membro eletto del Senato Accademico dell’Università della Valle d’Aosta, in rappresentanza del corpo docente del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali.
Dal 2019 è referente di Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile.
PREMI E RICONOSCIMENTI
2017 Deposito in SIAE (n. 2017000273, del 24.01.2017) del Biophilic Quality Index (BQI), v.1.0.
2008 Validazione del Formez dell’esperienza intersettoriale “Svelare la biofilia nei bambini” come buona pratica di prevenzione per Guadagnare Salute.
1995 Primo premio Comitato Gigi Ghirotti per lo studio e la terapia delle malattie del sangue.
Sito ufficiale: http://biospheraproject.com/
10 ottobre 2018 – Agenzia DIRE https://www.dire.it/10-10-2018/252099-la-casa-addio-ai-4-muri-arriva-biosfera-dolce-biosfera/
German German GermanGREEN AGE. GREEN SPACE FOR ACTIVE LIVING: OLDER ADULTS PERSPECTIVES
https://lastatalenews.unimi.it/fondazione-cariplo-14-progetti-statale-vincitori-bandi-dellarea-ricerca-2018
Bosco protetto – Terapie Forestali – C.S. Montecchio San Lorenzo 180A, Cortona (AR)
Centro di Osservazione Sperimentale del Laboratorio Ecologia Affettiva
Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste.
Il Bosco di Puck raccontato da Fiammetta Piras, M.D.
La prima scuola biofilica in Italia a Gressoney-La-Trinité. Sintesi del progetto e dei risultati di ricerca
2019 – TG3 ore 12 del 14 settembre 2019: La prima scuola biofilica in italia a Gressoney-La-Trinité.
Dal minuto 19:08 http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4e96cc78-63f9-4591-8bfc-406a3a9ac2bf-tg3.html#p=0
Tipologia: Ricerca internazionale
Link esterno: Nuova Architettura Sensibile Alpina – N.A.S.A.
L’ecologia affettiva è la branca dell’ecologia che si occupa delle relazioni psichiche – emotive e cognitive – che l’essere umano instaura con la Natura. In questi dieci anni l’ecologia affettiva si è impegnata soprattutto nella verifica sperimentale dell’ipotesi della biofilia, in particolare nel definirne i due costrutti fondamentali: la fascinazione e l’affiliazione. La definizione dei costrutti permette di stimare con ragionevole precisione gli effetti psichici della biofilia. È stato dimostrato che la fascinazione della Natura facilita la rigenerazione delle capacità cognitive dopo una fatica mentale, mentre il sentimento di affiliazione per la Natura ha un effetto di riduzione dello stress. Le indicazioni sperimentali permettono di progettare un ambiente biofilo ideale, capace di stimolate la fascinazione l’affiliazione per la Natura. Un ambiente biofilo è l’ambiente ideale per sviluppare l‘intelligenza naturalistica. Le prospettive future dell’ecologia affettiva riguardano gli ambienti ad alta qualità biofila. Ambienti che possono essere sia psichici, come nel caso della green mindfulness in ecopsicologia; sia fisici, come nel caso del biophilic design in architettura.
Genetically modified (GM) crops under open field conditions are a complex and controversial issue. Ecologists are discussing about the possibility that a transgene belonging to GM plants could spread to native populations through a process known as introgression – the stable incorporation of a gene in the host genome able to generate a differentiated population. The ecological consequences of a transgene introgression in plants or bacteria are not yet well understood, but could be significant. In this critical review we consider vertical and horizontal introgression. We analyse the biochemical and genetic constraints, and environmental factors that limit the possibility of transgene spread; meanwhile we show cases in which the natural barriers are overcome. Then we discuss the overall management of GM crops, noting the shortcomings and approximations of risk assessment based on linear thinking typical of the biomolecular approach. Finally we suggest to explicitly weight facts together with values and we encourage the undertaking of an ecological perspective, encompassing the complexity of (non-linear) relations between organisms and the environment.
Ecologia affettiva è stato selezionato fra i 10 migliori libri di divulgazione scientifica nell’Area di Scienze della Vita e della Salute e concorre per il premio di Divulgazione Scientifica ‘Giancarlo Dosi’
Indice di Qualità Biofilico – depositato in SIAE il 24/01/2017 con il numero di repertorio 2017000273
2020 0727 Sole24H – Bioedilizia come costruire sfruttando la luce naturale
2020 – Sistema Bibliotecario Valdostano (16.06.2020). Giuseppe Barbiero, docente di Biologia e Ecopsicologia Università della Valle d’Aosta. Ecologia Affettiva: il nostro benessere e quello del pianeta Terra. UniVda, scuola biofilica a Gressoney-La-Trinité
2020 – Nuova Ecologia TV (15.06.2020) “In nome di Gaia”, intervista di Elisabetta Galgani
2019 – Avvenire (29.07.2019)
2019 – Corriere della Sera (25.05.2019)
2018 – Edizioni ‘La Meridiana’: Giuseppe Barbiero per “Disegnatori di futuro. Educare al tempo che verrà:
2016 – TV2000: Beati Voi, Laudato Si’. Giuseppe Barbiero e l’importanza delle nostre scelte alimentari:
Ultima revisione: 19/02/2021 |
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